Ascoltare i cittadini OGNI GIORNO, i problemi del territorio li conoscono meglio di qualsiasi altro. Cercare di risolvere assieme i problemi condividendo il modo di operare che risulti di soddisfazione per tutti al di là delle ideologie o degli interessi personali.
PER LA RIVIERA DEL BRENTA
Si sente parlare della riviera del brenta e poi tutto tace come a dire: be….. Pazienza qualche cosa un giorno o l’altro accadra’. E invece non accade nulla. Basta mettersi a guardare fuori dalla finestra in un giorno qualsiasi dell’anno per rendersi conto che qui qualcosa non quadra o meglio che le cose non vanno come il territorio meriterebbe.
Tutti noi sappiamo quanto questo entroterra ha dato alla Venezia che oggi brilla di luce propria: una Venezia che oggi si lamenta perche’ il turista non spende. Le cifre parlano chiaro ed il calo delle entrate lo dimostrano. Ma allora cosa e’ successo o dove stiamo sbagliando?
Si parla spesso dei problemi ma quasi mai si affrontano seriamente e concretamente .
Per il nostro territorio se pur piccolo che ci sta veramente a cuore, ci siamo organizzati con un progetto per dare una svolta ad una situazione che ormai si protrae da troppo tempo.
PER UNA SOCIETA PIU EQUA
VOGLIAMO costruire una società più equa, capace di crescere e nella quale le giovani generazioni possano riconoscersi.
Questo è un momento cruciale in cui la globalizzazione ci ha appiattito e l’economia reale non rispecchia quella che risulta sulla carta.
E’ giunto il momento di riflettere ed essere consapevoli che la ricchezza facile e le furbizie illudono e rendono le persone deboli e fragili. Dobbiamo riflettere ma soprattutto deve crescere in noi maggiore consapevolezza di come vogliamo scrivere la pagina nuova per’Italia a partire dalla nostra identità.
Abbiamo una cultura straordinaria, formata da un patrimonio artistico, monumentale,letterario, ambientale unico nel mondo.
Siamo circondati dal bello della natura e da quello costruito dall’uomo che il mondo intero ci invidia; grandi opere architettoniche, opere d’arte uniche e irripetibili. Possiamo vantarci di possedere una gran parte delle ricchezze culturali dell’umanità. Pensatori, letterati, pittori, scultori italiani hanno lasciato un segno indelebile, che hanno influenzato e creato stili artistici che hanno conosciuto la notorietà nel mondo diventando punto di riferimento per altre espressioni ed altri stili.
La bellezza e la genialità hanno contraddistinto lo stile italiano. Questo stile che è divenuto elemento di caratterizzazione qualificante delle nostre produzioni e del nostro vivere. Conoscere e riconoscere la propria identità è oggi più che mai un valore aggiunto.
Puntiamo su una scuola dove si dia maggiore importanza al merito; dove il sacrificio venga premiato.
PER L’INNOVAZIONE
Molti sono gli argomenti che in questo momento socio politico e di cambiamento che la globalizzazione comporta sarebbero da affrontare. Per ragione di tempo, mi limiterò a fare semplici considerazioni su quelli che a mio giudizio sono particolarmente vivi ed interessanti. Vorrei innanzitutto far capire che nel Nord-Est c’è chi sa scegliere. Se in passato il nord est ha saputo scegliere il modello vincente che si è poi rilevato essere il MIRACOLO, perchè anche oggi non fare una scelta vincente? È importante affrontare temi nuovi e moderni.
Oggi si può ancora realizzare un grande successo o, per converso, distruggere tutto in assai meno di una generazione. Dipende dai successori ma anche dalla durata, sempre più relativa, che hanno le idee vincenti di stare sul mercato.
Il contesto economico mondiale rende oggigiorno necessario lo sviluppo di una vera e propria cultura basata sulla capacità di generare innovazione come fattore imprescindibile di sviluppo.
L’INNOVAZIONE è il “motore” dello sviluppo mondiale: e oggi rappresenta l’unica via per le aziende che intendono vincere la sfida lanciata da quella “globalizzazione”, che troppo spesso ci vorrebbe uniformare. Ma non può esserci innovazione senza RINNOVAMENTO
Il binomio “INNOVAZIONE-RINNOVAMENTO” secondo me l’obiettivo che ci dovremmo prefiggere ma non solo dal punto di vista tecnologico: anche, e soprattutto, sotto l’aspetto GENERAZIONALE.
La trasformazione deve essere coraggiosa ma attenta e determinata.