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Per l’ambiente

IL CAVALIERE ELETTRICO CHE SFIDA LO SMOG
Storia di un imprenditore che ama l’ambiente e che sfida lo smog. Ma l’impero del petrolio ci boicotta

Storie e dossier / ECONOMIA E FINANZA – Pubblicato il 08 Set 2002
di Gianni Favarato

Le ‘fuel cell’, le celle al combustibile già utilizzate nell’industria aerospaziale. Sono alimentate a idrogeno e conferiscono al motore elettrico una resa molto elevata con un consumo bassissimo. Già oggi siamo in grado di produrre scooter e auto all’idrogeno che possono funzionare con una pallina di carburo che si può infilare in tasca o altre sostanze che contengono idrogeno. La General Motors, per esempio,

Duecentomila chilometri con un solo pieno?
«Proprio così. Per questo è difficile accettare che a regnare nel mondo sia ancora l’auto col vecchio e superato motore a scoppio che utilizza solo il 22% della benzina o del gasolio immagazzinati nel serbatoio e il resto lo disperde in calore e inquinanti tossici e nocivi che avvelenano i nostri polmoni. Il motore elettrico è un’altra cosa: ha un rendimento del 97%, è silenzioso e scarica nell’aria dell’innocuo vapore acqueo. Ma sul mercato non decolla».

Negli ultimi vent’anni la Celco profil ha organizzato decine di convegni, promozioni, gran premi, concorsi e colloqui con gli operatori del settore, i cittadini e gli amministratori.

Nulla da fare.

Un esempio: quando abbiamo battuto la Fiat alla ’12 ore’ di Padova, siamo stati convocati a Torino; la volta buona, pensavamo. Invece, dopo essersi complimentato, un dirigente del dipartimento energie alternative ci ha spiegato che il nostro motore non aveva futuro, rispedendoci a casa col consiglio di starcene buoni».

E gli enti locali?
«Fanno finta di ascoltarci, e poi niente. A Padova e Venezia, tanto per restare a casa nostra, i motori puliti non interessano».